I proverbi

Detti e modi di dire piagginesi

La lingua è in continua evoluzione, anche nelle piccole comunità, e molte delle espressioni dialettali usate fino a qualche anno fa, forse risultano nuove anche per i giovani piagginesi.

Di seguito, ecco una simpatica raccolta di detti e modi di dire "chiainari" raccolti negli anni da Elide Di Perna, allieva di Don Biagio Bruno, maestra elementare per oltre 40 anni e originaria di Piaggine.
Molte espressioni conservano l'eco di un passato lontano che non tornerà più, ma allo stesso tempo lasciano ancora intravedere i caratteri fondamentali di una terra e di un popolo che ancora li conservano.

Diteci se li conoscete già e segnalatecene altri per poterli pubblicare.

A C D E F H I L M N O P Q R S T V


A

‘A acena ‘a acena se face la macena
E’ un’incitazione al risparmio, a grani a grani si fa il mucchietto. La “macina”, formata da due “mezzetti”, corrisponde a circa 40 kg di olive da macinare
.
'Ncurna’ cume li vuoi
Intestardirsi, puntare i piedi per terra proprio come i buoi puntano le corna e le zampe.

Abbi fortuna e dduormi
Chi ha fortuna può dormire sonni tranquilli.

Allegri allegri amanti, se ne vanno li missionanti e nui l’ammore tornamm’ a fa’
Durante il tempo delle missioni, in paese i sacerdoti dal pulpito minacciavano severi castighi a chi non era casto, tanto che i fidanzati smettevano di frequentarsi. Ma quando i missionari andavano via, gli innamorati esultavano. Si dice a persone che, passato il pericolo, possono tranquillamente godere.

Ave’ lu cane a la sacca
Essere così avaro da comportarsi come uno che ha messo un cane da guardia alla propria tasca, pronto ad aggredire chi si permette di toccarla.


C

Canta che te fai canonico
Si dice a chi parla troppo e non ottiene niente.

Cchiu’ l’accarizzi cchiu’ auza la cora
Il gatto, quando gli accarezzi il pelo, si da’ importanza e non ti cura.

Chi sape fila’ fila lo spruocco
Chi conosce bene il mestiere può lavorare anche con mezzi rudimentali e inadeguati.

Chi se corca cu li criaturi la matina se trova cacatu
Chi si unisce a persone di dubbia moralità o disonesti, avrà delle brutte sorprese.

Chi se veste re li panni re l’ato presto se spoglia
Chi riceve in prestito qualcosa deve subito riconsegnarla.

Chi semena spine nun adda i’ scauzu
Chi è cattivo deve essere prudente e non si deve aspettare niente di buono.

Chi vole va e chi nun vole manna
Chi desidera veramente qualcosa, non deve fidarsi di nessuno, deve occuparsene personalmente.

Chiru ca care ra a vocca e care nzinu nun è perduto
Ciò che si perde e va a finire ad un familiare, si considera non del tutto perduto.

Com’è l’aucieddu cussì se face lu niru
Com’è l’uccello, così si costruisce il nido. Si dice delle persone che operano secondo le loro capacità.

Cum’è la creta cussì venono li cuonzi
Com’è la materia che si usa, così saranno gli utensili. Se il padre e la madre hanno determinate qualità anche i figli le avranno.

D

Don Felice pe nun sta soggetto a nisciuno se veve l’acqua re lo iumo
Don Felice era un signore che abitava vicino alle sponde del fiume Calore, quando l’acqua per bere si attingeva alle fontane pubbliche. Si dice di persone che per non essere grati a nessuno non chiedono mai nulla.

Duve arrivi mietti lu spruocco
Quando si mettono le piantine nei solchi, il contadino, se si ferma, mette un’asticella per indicare fin dove ha piantato. Cioè non bisogna rammaricarsi se il lavoro intrapreso non è finito, si riprenderà con più lena in un altro momento.

E

E’ secacanenza
Cioè vale poco. Deriva dall’inglese “second hands”, e significa “di seconda mano”.

Esse e nun tocola nemmeno la cora
Esce senza salutare.

F

Face la vacca
Non va né avanti né indietro. Si dice delle persone che sono molto indecise.

Fanne cume li ladri re Pisa, lu iuorno se sciarrano e la notte vanno a rubba’ assieme
Si dice di due persone che possono essere anche marito e moglie, che apparentemente sono in disaccordo e si bisticciano, ma sostanzialmente vanno molto d’accordo.

Figli re atti surici nghiappano
Cioè i figli sono come i genitori e si comportano come loro.

H

Ha ruttu li cuonzi
Si dice di persone che hanno interrotto i loro rapporti di amicizia sia per un alterco che per un malinteso.

Hai appiccia’ na cannela a Sant’Antonio
Quando qualcuno è scampato a un pericolo, deve accendere per gratitudine una candela al Santo.

I

Inda la casa è meglio che trase la puttana ca la ladra
Infatti la ladra è così abile che ruba anche se è tenuta d’occhio, si sorveglia meglio la “puttana” che la ladra.

Inda la casa nun adda trase chi nun c’è natu
In casa può abitarvi solo chi appartiene alla famiglia, gli estranei possono riservare delle soprese.

L’uocchio re lu patrone ngrassa lu cavallo
Chi si interessa personalmente dei propri affari, ne trae maggiore profitto.

L

La bona crianza apre tutt’ le pporte
La buona educazione è un biglietto sicuro per essere ascoltati, aiutati.

La cchiu’ brutta iestema è lu malu vicinu
La più brutta iattura è il cattivo vicino.

La femmina che chiama la morte, quante la vere rice: “Pigliat’ a’ mariteme”
Con molta leggerezza molte volte si invoca la morte, ma se la si vedesse veramente, saremmo disposti a sacrificarle, pur di risparmiarci, anche il marito.

La femmina è come lu cravone: viva te coce e morta te tinge
La donna è come il carbone: da viva ti scotta di passione e da morte ti tinge, cioè ti veste a lutto.

La mal’erva nun more mai
Cioè i cattivi vivono più a lungo.

La vecchia nun vulia murì pe s’embara’
Non c’è mai abbastanza per apprendere: il sapere è così vasto che non basta una vita.

La vecchia resse:“Nun me vulia marita’, ma nisciuno m’ha bulutu”
Si dice quando non si mostra interesse nelle qualità di una persona

Le bai truvannu cu lu spurcieddu
E’ come voler trovare il pelo nell’uovo

Le femmene aute so bbone pe coglie le ficu, le vascie so bbone per li mariti
Le donne alte sono meno prolifiche perché degenerano nella mascolinità, mentre le bassine, più femminili, hanno più possibilità di avere prole, sono come le galline piccole che fanno più uova.

Le femmene nun se mettono cu lu ciucciu perché re strazza le lenzule
E’ spregiativo per le donne che sposerebbero chiunque, anche un asino, se non fosse che questi potrebbe strappar le lenzuola.

Le ghiereta re la manu nun so tutte eguali
Come le dita della mano non sono tutte uguali, così anche i fratelli, le persone di una stessa famiglia non sono uguali, cioè possono avere qualità completamente diverse l’uno dall’altro.

Li soldi fanno veni’ la vista a li cecati
I soldi fanno venire la vista anche ai ciechi, tanto è il loro potere.

Lu abbu coglie cchiu’ re la iestema
La beffa colpisce più di un’imprecazione.

Lu cane cuotto ra l’acqua fredda fuie
Quando si rimane scottati in un’impresa impegnativa, si evitano in seguito anche quelle più semplici.

Lu cchiu’ cuntentu è lu curnutu
Il marito tradito molte volte ignora i tradimenti della moglie e vive felice.

Lu ciucciu porta la paglia e lu ciucciu se l’ammaglia
Chi consuma tutto ciò che ha guadagnato con sudore, è come l’asino che porta la paglia e se la mangia.

Lu culu ca non ha visto mai la cammisa, quanno la vere se la caca
Chi non ha visto mai niente, se ha anche una piccola cosa, è così contento che per la gioia se la fa addosso.

Lu pacciu fuie e la casa resta
Se qualcuno sbatte la porta e se ne va, non bisogna preoccuparsi se si ha ragione.

Lu piglia come na pezza cacata
Lo tratta come una cosa senza alcun valore.

Lu puorcu inda la sporcizia ngrassa
Si dice di chi ama troppo la pulizia.

Lu sangu nun torna acqua
Cioè quando ci sono i vincoli di sangue non si dimenticano mai anche se si litiga, il rancore viene presto dimenticato.

Lu saziu nun crere a ru lu riuno
Chi ha tutto non considera i bisogni degli altri.

M

M’aggiu allattatu
Sono soddisfatto, proprio come i bambini che hanno succhiato il latte materno.

Mamma e tata fanno la lotta ma sempe mamma vaie rasotto
E’ sempre la stessa persona, la più debole e la più indifesa che subisce le sopraffazioni.

Mangia pane, scorza e muddica
Cioè si nutre di niente, solo di pane.

Marzo accire l’omo e Austo n’ave lu nome
Il sole di marzo uccide e agosto ne ha la nomea. Il sole di marzo è così micidiale che uccide anche a distanza. L’influenza mal curata porta a malattie gravi come la tubercolosi, che una volta era una malattia lunga e letale.

Meglio nu maritu spurcieddu ca nu frate mperatore
Meglio un marito da nulla che un fratello imperatore. Infatti il marito vuol bene alla moglie più che ai fratelli e alle sorelle. “Lu spurcieddu” è colui che spulcia.

Mentre lu mierecu sturia lu malato more
Cioè mentre il medico perde tempo a studiare la malattia, l’ammalato muore. Si dice a una persona che impiega molto tempo a risolvere un problema.

Mett’ la unnedda a lu marite
Si dice della donna che comanda in casa proprio come un uomo
.
Minuzzami e spetazzami ma mename mmiezu a li miei
Fammi quello che vuoi, però gettami in mezzo ai miei familiari. L’amore della famiglia è molto sentito.

Mo vuoi suna’ resse chiru cu la chitarra
Un tale chiese ad un amico che andava in città, di comprargli una chitarra, ma l’amico se ne scordò e non solo per una volta. Quando poi il tale gli rinnovò la preghiera dandogli i soldi, l’amico gli disse:”Ecco, adesso vuoi veramente sonare!”.

N

Na mamma raie a mangià a cento figli ma ciento figli nun ranno a mangià a na mamma
Molte volte i figli non sono grati ai genitori e fanno a gara a chi fa di meno, non a chi fa di più per loro.

Na papara e na femmena fecero arruvuta’ Napule
La donna è considerata alla stessa stregua delle papere, cioè fa chiasso e porta scompiglio.

Nisciuna carna puzza cumma a’ chera re lu cristianu
Si è poco disponibili e caritatevoli verso il prossimo.

Non pozzo accivitti
Non riesco a fare in fretta. Dal francese “vite vite=presto, presto”.

Non so’ vescuotti pe li riendi tuoi
Non è pane per i tuoi denti, si dice sia di cose che di persone.

Nu buone faticatore vale nu buone mangione
Chi consuma tutto ciò che ha è come se non avesse guadagnato nulla.

Nun bole grazie mamma ma na fetta re lardo
Si dice così quando invece di un ringraziamento si desidera qualcosa di più sostanzioso.

Nun chiama’ Santo Paulo prima re vere’ lu sierpe
Non chiamare aiuto prima di accertarti che vi sia veramente pericolo.

Nun conta e nun sconta
Di una persona che in un gruppo non aggiunge e non toglie nulla. E’ come se non ci fosse

Nun ncappa’ ammocca
Non avere cioè, la testa fra le nuovole

Nun paccia’ cu lu fuoco
Col fuoco non bisogna mai scherzare. Si dice quando si toccano argomenti scottanti.

Nun te fa caca’ ra le mosche
Si dice di una persona che si da’ importanza. Attento a non farti sporcare dalle mosche!.

O

Ogni massaro è patrone re na ricotta
Il massaro, che provvede a fare col latte delle pecore caci e ricotte, ha le mani in pasta, può fare più degli altri.

P

Paccianno paccianno se ricono le verità
Scherzando scherzando si dicono le verità.

Pare nu cane mazziato
Sembra un cane bastonato, una persona che non ha il coraggio di reagire.

Pe’ mancanza r’uomini dabbene fecero a’ Tata sindaco
Quando non ci sono uomini capaci, si mette ai posti di comando anche un incapace.

Pigliate lu iuorno buono quanno vene ca lu malamente nun te manca mai
Quando puoi godi, perché nella vita ci saranno senz’altro giorni di tristezza.

Pizzichi e vasi nun fanne pertose
Baci e carezze sono innocui e sono i limiti entro i quali si ci può muovere.

Prumitti certu e gabbi sicuro
Si dice di chi fa le promesse e poi non le mantiene.

Q

Quanno te promettono lu purcieddu curri subito cu lu funicieddu
Quando ti promettono qualcosa, prendila subito perché potrebbero ripensarci.

Quanno lu povero raie a lu riccu lu riavulo se la rire
Quando il povero da’ al ricco, il diavolo è contento perché il ricco ha accumulato un altro peccato: quello di ricevere dal povero. Se il povero da’ al ricco è un proprio un peccato.

Quannu chiove mitti l’acqua a le gaddine?
Non fare cioè le cose inutili. Una volta le galline erano lasciate libere di circolare per strada

Quannu se squaglia la neve se verono li strunze
La neve copre tutto come una coltre bianca, anche le brutture che vengono alla luce quando la neve si scioglie. Così se si da’ tempo al tempo si scoprono gli imbrogli che sono dietro ai fatti che sembrano onesti.

R

R’è misu lu sale ngoppa la cora
L’ha fatto imbestialire proprio come se avesse messo il sale, che può bruciare, sulla coda di un gatto.

Ra chi nun tene figli nun puoi i né pe denaro né pe’ cunigli
Chi non ha figli diventa egoista e gretto e non capisce né i bisogni né i figli degli altri e non può dare neanche consigli
.
Ra lu scemu e ra l’ubriacone se sape la verità
Sia lo scemo sia l’ubriaco non nascondono nulla, perché non hanno capacità di intendere e di volere.

Re case n’hai possere quante te commuogli
Questo aforisma vale soprattutto oggi, con tutte le tasse da pagare; di case bisogna possederne solo una, quella in cui si abita.

Rici che te resse nu poco re ntriattieni
Si dice ai bimbi per toglierseli di torno. Il bambino capisce e va a chiedere un poco d’intrattenimento.

Roppo che s’è spusata la zita essono li ‘nnamurati
Dopo che si è ceduta una cosa, si fanno avanti gli estimatori e i probabili acquirenti.

S

S.Antonio se nnamuraie re lu porco e lu re
Si dice di quelli che hanno in alta considerazione persone di scarso valore.

Santa Chiara roppo arrubbata se fece l’ porte re fierr
Bisogna prevenire ciò che può accadere e correre ai ripari. Non serve a niente proteggersi dopo aver perduto tutto.

Se fai male pensaci e se fai bene scordati
Il bene si fa non per avere una ricompensa, perciò va dimenticato, mentre il male deve farci pensare in modo da non farlo più.

Se la femmina troppo rire tagliale la capo
La donna deve essere sempre seria e non può permettersi di civettare, neanche ridere troppo, per non attirare le attenzioni dei maschi.

Se menano come mosche coppa lu mmele
Si gettano come mosche sul miele, si dice di persone che si buttano in un’impresa con grande determinazione e voracità.

Se vuoi fa schiatta’ lu cane mangiate rabbia
Se vuoi far crepare l’interlocutore imbestialito, soffoca la rabbia.

Se vuoi i’ d’accordo cu lu marite, hai esse cieca, sorda e muta
Per andare d’accordo col marito bisogna fingere di non vedere, non sentire soprattutto non parlare troppo.

Si curri troppo te ruppi lu mussu
Se hai troppa fretta puoi inciampare e cadere.

Si pierdi tiempo truove la messa vutata
Non bisogna mai perdere tempo, è come arrivare alla Messa dopo l’elevazione.

Si priesti renaro pierdi l’amico e lu renaro
Infatti se l’amico non ti restituisci i soldi che tu gli hai prestato e tu glieli chiedi, ti diventa nemico.

Sigli e sigli e lu peo te pigli
Chi impiega molto tempo a scegliere, finisce con lo scegliere le cose o le persone peggiori.

So tanti che li cunti cu la crocca re la cucchiara
Si dice di figli tanto numerosi che bisogna contarli con il manico di una schiumarola
E una volta nelle famiglie i figli erano davvero numerosi.

T

Te conosco quanno eri piru a la vigna mia
I santi in passato avevano il capo fatto con il legno di albero da frutta, rivestito con stoffe di seta ornate di passamaneria dorata o argentata. Per cui questo detto vuol dire: ti conosco quando eri modesto a adesso che sei diventato importante, non puoi ingannarmi, perché allora, quando eri pero, non eri prodigo di frutti. Come posso sperare che tu sia diventato migliore?.

Te le vuoi mette a’ l’acitu?
Te lo vuoi mettere all’aceto. Di cose che valgono poco.

Tene la mangiatora vascia
Cioè ha il cibo a portata di mano e non si preoccupa di procacciarselo.

V

Vizio e natura fino a la morte dura
Il vizio e il carattere di una persona rimangono tali per tutta la vita.

Vuoi mangia’ e nun vuoi roppe lu tortano?
Vuoi cioè consumare senza spendere?.

Vuoi piscia’ e ghi’ in carrozza?
Non si possono fare due cose insieme. Si dice quando l’una esclude l’altra.



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