Gaetano Roselli

Uomo di profonda umanità, coltivata ed accentuata dalla sua cultura classica, dai suoi
interessi pedagogici, dalla sua profonda fede religiosa, è stato sempre punto di riferimento per chi nel paese volesse proseguire gli studi e per chi, in particolare, si volesse dedicare al mondo della scuola. Alla scuola egli dedicò la sua vita, attraverso i tanti incarichi ricoperti : prima, direttore didattico negli anni dell’attuazione della Riforma Gentile a Roccadaspide; poi a Portici; poi ispettore scolastico a Vallo della Lucania; quindi, Dirigente al Provveditorato agli Studi di Salerno. Collaborò a riviste importanti di didattica, quali “I diritti della scuola” e “ Scuola nostra”. Partecipò a convegni, a concorsi e a gare, in qualità di commissario, sempre nell’ambito della scuola e della cultura. Alunno di Biagio Bruno, quando quest’ultimo non aveva ancora il titolo legale di maestro, proveniente da un paesello della provincia di Salerno, seppe imporsi per la sua cultura e per il suo impegno. Colpito dalla cecità per cause di guerra, non cessò comunque di dare il suo contributo culturale. Lascia poesie, un romanzo per ragazzi “L’ulivo del sagrato”, scritto in occasione del centenario del 1848, ambientato a Piaggine, scritti di pedagogia, Storia della pedagogia e Legislazione Scolastica. A lui è stato intitolato il liceo pedagogico di Piaggine.

 

 

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