Chiesa della Madonna del Carmine

La Chiesa della Madonna del Carmine, costruita nel 1500, annessa al Convento dei Cappuccini, è a due navate. Sulla facciata reca lo stemma dell’Ordine Francescano.(sec. XVIII).

All’interno, è notevole il polittico (1633) di Giovanni di Gregorio detto il Pietrafesa.
E’ formato da undici tele ad olio : al centro c’è l’Immacolata Concezione; a destra, nel registro inferiore, S. Antonio di Padova; nel registro superiore S. Ludovico da Tolosa; a sinistra S. Francesco in basso, e in alto S. Bonaventura. Nella cimasa, al centro, il Padre Eterno, tra S. Giovanni Battista a sinistra e S. Giuseppe col Bambino a destra. Nella predella ci sono sei martiri francescani; nei pannelli laterali S. Felice da Cantalice ed a sinistra S. Chiara.

Ben tredici santi francescani! Senz’altro una autocelebrazione dell’Ordine. Al centro l’Immacolata, patrona dell’Ordine stesso, vestita di sole con la luna (segno di castità) sotto i piedi ed incoronata da dodici stelle (segno di regalità), circondata da una corona di angeli che la contemplano, secondo le teorie di S. Bonaventura, che dichiara Maria pura, senza peccato originale, concepita da Dio prima degli angeli, che la riconobbero come Madre Regina.
Nel cartiglio, sulla testa dell’Immacolata, sotto il Padre Eterno e sotto la colomba dello Spirito Santo, la scritta :

“TOTA PULCHRA EST AMICA MEA ET MACULA NON EST IN TE”.


Il politico, in polemica con la riforma protestante, che tanto insisteva sul peccato originale, vuole essere l’illustrazione iconografica di un problema teologico discusso fin dal dodicesimo secolo: se Maria sia nata senza peccato originale. Questa credenza era radicata nella religione popolare ed era tema principale della predicazione francescana.

 

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